Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47655 del 15 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:47655PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso la sentenza di condanna per i reati di ricettazione e porto e detenzione di arma clandestina, afferma che le censure concernenti asserite carenze argomentative sui singoli passaggi della ricostruzione fattuale dell'episodio e in ordine alla natura dello stesso non sono proponibili nel giudizio di legittimità, quando la struttura razionale della decisione sia sorretta da logico e coerente apparato argomentativo, esteso a tutti gli elementi offerti dal processo, e il ricorrente si limiti sostanzialmente a sollecitare la rilettura del quadro probatorio e, con essa, il riesame nel merito della sentenza impugnata. Inoltre, il riferimento all'intervenuta prescrizione è infondato, in quanto i reati non possono ritenersi prescritti, essendo la sentenza di primo grado intervenuta in epoca anteriore all'entrata in vigore della Legge n. 251 del 2005, con conseguente applicazione della vecchia prescrizione massima di quindici anni. Pertanto, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della cassa delle ammende, considerati i profili di colpa emergenti dal ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ZU. AN. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2508/2006 CORTE APPELLO di GENOVA, del 05/06/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/11/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DIOTALLEVI GIOVANNI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MONETTI V., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

La Corte d…

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