Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40038 del 30 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:40038PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando l'agente pone in essere una pluralità di condotte minacciose, moleste e ossessive, reiterate nel tempo, idonee a cagionare nella vittima uno stato di ansia e di fondato timore per la propria incolumità, con conseguente alterazione delle proprie abitudini di vita. La reiterazione delle condotte, per risultare persecutoria, non necessita di un apprezzabile arco temporale, essendo sufficiente che esse, considerate unitariamente, siano idonee a ingenerare nella vittima un progressivo stato di disagio e di prostrazione psicologica. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente la prova di uno solo degli eventi alternativamente indicati dalla norma (stato d'ansia o fondato timore per l'incolumità), desumibile anche da elementi sintomatici del turbamento psicologico della vittima, come evincibili dalle sue dichiarazioni o dai comportamenti successivamente tenuti. La valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa, in assenza di specifici riscontri esterni, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione logica e congrua. Parimenti, la decisione di escludere il beneficio della sospensione condizionale della pena, fondata sulla valutazione di uno solo degli elementi indicati dall'art. 133 c.p., è incensurabile in sede di legittimità, purché congruamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a FOGGIA il 28/01/1970;
avverso la sentenza del 06/04/2018 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. BELMONTE MARIA TERESA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. PINELLI MARIO MARIA STEFANO, che ha concluso chiedendo per il rigetto.
udito il difensore l'avv. (OMISSIS) deposita conclusioni scritte e nota spese delle quali chiede la liquidazione L'…

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