Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36010 del 7 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:36010PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. richiede la prova di una consapevole e radicata attività funzionale al raggiungimento degli scopi sociali, che può trarsi dalla dimostrazione di una formale affiliazione o dalla piena partecipazione ai reati fine, modulata sulla base di una predeterminata ripartizione degli incarichi conferiti all'interno della compagine, tale da far ritenere indefettibile, per una determinata attività, l'intervento dell'associato. Solo la ricerca e l'individuazione di tali elementi concreti possono consentire di ravvisare gli estremi della condotta partecipativa, permettendo la delimitazione e tipizzazione di fattispecie che, in caso contrario, potrebbero facilmente confondersi con l'attribuzione di ruoli estemporanei nell'ambito di un determinato ristretto contesto sociale. L'appartenenza al medesimo gruppo familiare può costituire indizio dell'attività di partecipazione, ma richiede, ai fini dell'accertamento di responsabilità, la verifica degli elementi dimostrativi ulteriori sullo svolgimento di specifiche attività funzionali alla sussistenza del gruppo. La consumazione del reato fine può essere rivelatrice della natura organica della collaborazione, ove si sviluppi all'interno del più ampio disegno e emerga con chiarezza dalla modalità di realizzazione degli eventi, non potendo questa esaurirsi e coincidere con l'ambito attuativo del singolo reato, ove non ne possieda gli specifici elementi caratterizzanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

P.g. presso la Corte d'appello di Reggio Calabria;

avverso la sentenza del 16/12/2012, della Corte d'appello di Reggio Calabria;

emessa nei confronti di:

1. (OMISSIS), nata ad (OMISSIS);

2. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);

3. (OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

nonche' sui ricorsi proposti da:

4. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

5. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

6. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

7. (OMISSIS), nato a (OMI…

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