Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa, Sezione autonoma di Bolzano, ha stabilito che: 1. La comunicazione del Comune di Bolzano del 26.01.2018, che ha recepito il parere della Commissione edilizia richiedendo il completamento della documentazione necessaria, non costituisce un illegittimo atto di aggravamento del procedimento, in quanto la necessità della stipula di una convenzione risultava già dai precedenti pareri degli uffici comunali e dalla stessa disponibilità manifestata dalla ricorrente. 2. Il Comune non può limitare il numero dei posti auto realizzabili oltre il minimo previsto dalla normativa, in quanto le disposizioni che fissano il numero minimo di parcheggi hanno natura imperativa solo in senso minimo, non potendo impedire la realizzazione di un numero maggiore di posti auto. 3. È sufficiente l'indicazione della destinazione d'uso "attività consentita dal combinato art. 44 L.U.P. + tav. 02 piano di rischio aereoportuale" nelle tavole di progetto, senza necessità di riportare la dicitura più dettagliata richiesta dal Comune, in quanto tale formulazione indica inequivocabilmente l'applicazione combinata delle due discipline. 4. La discordanza tra l'indicazione numerica dell'altezza dell'ultimo piano (3,50 m) e la misura desumibile dalla rappresentazione grafica (4,00 m) deve essere risolta privilegiando il dato numerico, in quanto coerente con il calcolo della cubatura sviluppato sul primo. 5. Il Comune non può negare la concessione edilizia per meri errori formali o contraddizioni facilmente superabili con prescrizioni, dovendo invece adottare un approccio collaborativo volto al completamento della documentazione necessaria. In conclusione, il Tribunale ha accolto il ricorso annullando il diniego di concessione edilizia, condannando il Comune al pagamento delle spese di lite.