Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 9877 del 6 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:9877PEN

Massima

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Il giudice, nel procedimento speciale di applicazione della pena su richiesta delle parti, è tenuto a verificare la sussistenza di eventuali cause di proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p. soltanto qualora tali cause emergano concretamente dagli atti o dalle deduzioni delle parti; in assenza di tali elementi, è sufficiente una motivazione che dia atto dell'avvenuta verifica e dell'insussistenza delle condizioni per una pronuncia di proscioglimento. L'imputato, dopo l'intervenuto e ratificato accordo, non può proporre questioni in ordine alla mancata applicazione dell'art. 129 c.p.p. senza precisare per quali specifiche ragioni detta disposizione avrebbe dovuto essere applicata nel momento del giudizio. Il giudizio negativo del giudice in ordine alla ricorrenza di una causa di non punibilità deve essere accompagnato da una specifica motivazione soltanto nel caso in cui dagli atti o dalle deduzioni delle parti emergano concreti elementi circa la possibile applicazione di tali cause, mentre in caso contrario è sufficiente una motivazione consistente nell'enunciazione, anche implicita, dell'avvenuta verifica e della mancanza delle condizioni per una pronuncia di proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZOSO Liana M. - rel. Consigliere

Dott. IANNELLO Emilio - Consigliere

Dott. DELL'UTRI Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1441/2013 GIP TRIBUNALE di RAVENNA, del 09/12/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ZOSO LIANA MARIA TERESA;

lette le conclusioni del PG Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza del 9.12.2013 il tribunale di Ravenna ha applicato ai sensi dell'articolo 444 c.p.p. a (OMISSIS) la pena di anni 4 di reclusione ed eur…

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