L'Agenzia Nazionale per l'amministrazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata ha il potere-dovere di ordinare lo sgombero di un immobile confiscato, a prescindere dall'esistenza di un precedente diritto personale di godimento, in quanto il bene, a seguito della confisca definitiva, acquisisce natura pubblicistica e non può essere distratto dalle finalità pubbliche. Tale provvedimento di sgombero ha carattere vincolato e necessitato, non essendo condizionato dalla previa adozione del provvedimento di destinazione del bene, né richiedendo il rispetto di particolari garanzie partecipative, in ragione della natura vincolata dell'atto e dell'operatività della regola di insensibilità di cui all'art. 21-octies, comma 2, del codice del processo amministrativo. Il potere/dovere di tutelare il demanio dello Stato, di cui all'art. 2-nonies, comma 1, primo periodo, della legge n. 575 del 1965, prescinde dal provvedimento di destinazione, il quale consegue ad un diverso procedimento da attivare successivamente alla definitività della confisca, con riferimento ad un bene che deve risultare libero da precedenti usi e destinazioni. Pertanto, l'Agenzia è tenuta a procedere allo sgombero dell'immobile confiscato, ove risulti ancora occupato, al fine di assicurarne la successiva destinazione, senza che ciò sia condizionato dalla previa adozione del provvedimento di destinazione dello stesso.