Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 2117 del 2011

ECLI:IT:TARLE:2011:2117SENT

Massima

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Il titolare di una concessione demaniale marittima non può realizzare opere di trasformazione del territorio che esulano dalla destinazione d'uso assentita con la concessione, in quanto tali opere, prive di idoneo titolo abilitativo, devono essere oggetto di demolizione ai sensi dell'art. 35 del D.P.R. n. 380/2001. L'Amministrazione competente ha l'obbligo di ordinare la demolizione di tali opere abusive, senza necessità di previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto trattasi di provvedimento vincolato e non discrezionale. La mancata indicazione delle norme violate nell'ordinanza di demolizione non costituisce vizio, quando le ragioni dell'intervento sanzionatorio siano comunque palesi per il destinatario. Inoltre, il fatto che l'interessato abbia precedentemente presentato una denuncia di inizio attività (DIA) per interventi di manutenzione straordinaria e ripristino dello stato dei luoghi non esclude la connotazione di abusività delle opere realizzate in violazione della destinazione d'uso della concessione demaniale e la conseguente necessità di ordinarne la demolizione.

Sentenza completa

N. 01885/2010
REG.RIC.

N. 02117/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01885/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1885 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis))', con domicilio eletto presso ((omissis))'Anna in Lecce, via S.Trinchese 8;

contro

Comune di Tricase;

per l'annullamento

dell'ordinanza n.96 del 20.7.2010 emessa dal Responsabile del settore assetto del territorio del Comune di Tricase e notificata il 21.7.2010, di ogni altro atto, presupposto, connesso e/o comunque, consequenziale e, segnatamente, della nota dell'Ufficio Locale Marittimo di Tricase prot. n.03.03.09/10645 del 29.4.10

Visti il ricorso e i r…

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