Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45001 del 26 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:45001PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, in ragione della sua peculiare natura e della spiccata capacità criminale dell'ambiente di riferimento, comporta la presunzione relativa della sussistenza delle esigenze cautelari, la quale può essere superata solo attraverso l'allegazione di elementi idonei a dimostrare il concreto sradicamento dell'indagato da tale contesto, non necessariamente traducendosi in comportamenti apertamente dissociativi. Pertanto, il giudice, una volta accertata la gravità indiziaria del reato di cui all'art. 416-bis c.p., è legittimato a ritenere sussistente il pericolo di recidiva sulla base della presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., senza dover fornire una specifica motivazione in ordine all'attualità delle esigenze cautelari, salvo che l'indagato non abbia allegato elementi idonei a superare tale presunzione, come l'epoca particolarmente remota della contestata partecipazione all'associazione mafiosa. Inoltre, il giudice può desumere l'intensità del radicamento dell'indagato nell'ambiente mafioso dai solidi legami familiari che lo legano ai vertici del sodalizio, senza che ciò integri una motivazione manifestamente illogica o giuridicamente scorretta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dal difensore di:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/12/2015 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENU…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.