Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21857 del 21 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:21857PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno può essere applicata a soggetti indiziati di appartenenza ad associazioni di tipo mafioso, purché sia accertata l'attualità della loro pericolosità sociale. Tale attualità può essere desunta non solo dalla prova della militanza associativa, ma anche da altri elementi di fatto indicativi del particolare impegno dell'associato e del suo radicamento nell'organizzazione, come il ruolo svolto e la fiducia accordatagli dai vertici dell'associazione. Lo stato detentivo del proposto non incide sulla legittimità del provvedimento genetico, ma può rilevare ai fini della valutazione della permanente attualità della pericolosità in sede di eventuale richiesta di revoca o al momento dell'esecuzione della misura. Ai fini della confisca di prevenzione, il giudizio di sproporzione tra i beni posseduti e le attività economiche lecite del proposto non può essere superato adducendo proventi da evasione fiscale, in quanto le disposizioni sulla confisca mirano a sottrarre alla disponibilità dell'interessato tutti i beni che siano frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego, senza distinguere se tali attività siano o meno di tipo mafioso. Il proposto ha interesse a contestare la fittizia intestazione di beni a terzi solo nella misura in cui ciò incida in modo decisivo sul giudizio di sproporzione e, quindi, sulla legittimità del provvedimento di confisca di prevenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 07/06/2019 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. SANDRA RECCHIONE;
lette le conclusioni del PG che concludeva per la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.La Corte di appello di Reggio Calabria confermava il decreto che aveva applicato al (OMISSIS) la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza e la cauzion…

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