Consiglio di Stato sentenza n. 10361 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:10361SENT

Massima

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Il vincolo di inedificabilità gravante sulla fascia di rispetto autostradale ha carattere assoluto e prescinde dalle caratteristiche dell'opera realizzata, in quanto il divieto di costruzione non può essere inteso restrittivamente al solo scopo di prevenire l'esistenza di ostacoli materiali suscettibili di costituire pregiudizio alla sicurezza del traffico e all'incolumità delle persone, ma è correlato alla più ampia esigenza di assicurare una fascia di rispetto utilizzabile, all'occorrenza, dal concessionario, per l'esecuzione dei lavori, per l'impianto dei cantieri, per il deposito di materiali, per la realizzazione di opere accessorie, senza limiti connessi alla presenza di costruzioni, con la conseguenza che le distanze previste vanno osservate anche con riferimento ad opere che non superino il livello della sede stradale o che costituiscano mere sopraelevazioni o che, pur rientrando nella fascia, siano arretrate rispetto alle opere preesistenti. Tale vincolo opera a seguito dell'approvazione del progetto dell'infrastruttura e, pertanto, risulta applicabile anche alle opere ultimate successivamente all'imposizione del vincolo, senza che sia necessario accertare in concreto l'interferenza delle stesse con le esigenze tutelate dal vincolo, atteso che il divieto di edificare all'interno delle fasce di rispetto autostradale deve ritenersi inderogabile. Pertanto, il diniego di sanatoria di opere abusive realizzate all'interno della fascia di rispetto autostradale risulta conforme alla normativa vigente e pienamente aderente alle ragioni di pubblico interesse sottese alla previsione del vincolo, senza che occorra alcuna esplicitazione del pubblico interesse né della concreta interferenza delle opere con l'infrastruttura autostradale.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/11/2022

N. 10361/2022REG.PROV.COLL.

N. 07557/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7557 del 2019, proposto da
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

- Autostrada dei Fiori s.p.a., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
- Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliato
ex lege
presso l’Avvocatura Genera…

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