Cassazione penale Sez. III sentenza n. 14833 del 16 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:14833PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare l'utilizzabilità delle dichiarazioni rese dalle parti offese in sede di indagini preliminari, deve verificare non solo la prevedibilità dell'impossibilità di ripetizione dell'esame dibattimentale, ma anche l'effettiva e oggettiva impossibilità di tale ripetizione per fatti o circostanze non imputabili alla libera scelta delle fonti testimoniali di sottrarsi all'esame. L'irreperibilità delle parti offese, in sé considerata, non è sufficiente a giustificare l'utilizzazione delle loro precedenti dichiarazioni, essendo necessario accertare che tale irreperibilità non dipenda da una loro volontaria sottrazione all'esame dibattimentale. Solo in presenza di una oggettiva e imprevedibile impossibilità di ripetizione dell'esame, le dichiarazioni rese in sede di indagini preliminari possono essere legittimamente acquisite e valutate ai fini della decisione, nel rispetto del principio del contraddittorio e del diritto di difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ONORATO Pierluigi - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - rel. Consigliere

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MU. JE. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2017/2005 CORTE APPELLO di ROMA, del 11/02/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/03/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. AGOSTINO CORDOVA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

udito il difensore avv. ((omissis)).

SVOLGIMENTO DEL PROCESS…

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