L'ordine di demolizione di un'opera edilizia realizzata senza titolo in area sottoposta a vincolo paesaggistico è sempre doveroso, a prescindere dalla qualificazione dell'intervento come manutenzione ordinaria o sostituzione, in quanto in assenza dell'autorizzazione paesaggistica, ove richiesta, l'applicazione della sanzione demolitoria ai sensi dell'art. 27 del D.P.R. 380/2001 è obbligatoria. L'amministrazione comunale non ha alcun obbligo di verificare preventivamente la sanabilità dell'abuso edilizio prima di emanare l'ordine di demolizione, essendo rimessa all'esclusiva iniziativa della parte interessata l'attivazione del procedimento di accertamento di conformità urbanistica previsto dall'art. 36 del D.P.R. 380/2001 e dall'art. 167, comma 5, del D.Lgs. 42/2004. La mancanza di una diffida preliminare non inficia la legittimità dell'ordine di demolizione, in quanto questo costituisce di per sé una diffida con l'avvertimento che, in caso di inottemperanza, si procederà all'esecuzione d'ufficio.