Il rilascio di un permesso di costruire in contrasto con le prescrizioni dello strumento urbanistico vigente, per estensione, volumetria e tipologia edilizia, comporta l'illegittimità originaria del titolo edilizio, che può essere annullato in autotutela dalla pubblica amministrazione entro il termine di diciotto mesi dalla sua emanazione, decorrente dall'entrata in vigore della legge n. 124 del 2015, a condizione che non sia stata fornita una falsa rappresentazione dei fatti da parte del privato richiedente. Trascorso tale termine, il potere di annullamento in autotutela non può più essere esercitato, in quanto l'interesse pubblico al ripristino della legalità urbanistica deve essere bilanciato con la tutela dell'affidamento del privato, che ha fatto legittimo affidamento sul titolo edilizio rilasciato. La pubblica amministrazione, pertanto, non può annullare d'ufficio il permesso di costruire oltre il termine di diciotto mesi, salvo che non ricorrano i presupposti di cui all'art. 21-nonies, comma 2-bis, della legge n. 241 del 1990, ossia l'accertamento, con sentenza passata in giudicato, della falsità della rappresentazione dei fatti esposti dal privato in sede di istanza di rilascio del titolo edilizio.