Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2971 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:2971SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio successiva all'impugnazione di un'ordinanza di demolizione di opere abusive rende improcedibile il ricorso proposto avverso tale ordinanza, in quanto la necessità di riesaminare l'abusività dell'opera al fine di verificarne la eventuale sanabilità comporta la formazione di un nuovo provvedimento, esplicito (di accoglimento o di rigetto), che vale a superare il provvedimento oggetto del ricorso, determinando così la sopravvenuta carenza di interesse al conseguimento di una decisione sull'atto impugnato. Tale principio si fonda sulla considerazione che il riesame dell'abusività dell'opera, provocato dall'istanza di condono, comporta la formazione di un nuovo provvedimento che sostituisce quello originariamente impugnato, rendendo così privo di interesse il ricorso proposto avverso quest'ultimo. La giurisprudenza amministrativa ha infatti costantemente affermato che la presentazione di una domanda di condono edilizio successiva all'impugnazione di un'ordinanza di demolizione produce l'effetto di rendere improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il nuovo provvedimento adottato sull'istanza di condono, sia esso di accoglimento o di rigetto, sostituisce e supera l'atto originariamente impugnato. Pertanto, il ricorso proposto avverso l'ordinanza di demolizione deve essere dichiarato improcedibile, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente al conseguimento di una pronuncia sull'atto impugnato, destinato comunque ad essere superato dalle determinazioni adottate sulla domanda di condono.

Sentenza completa

N. 06966/2002
REG.RIC.

N. 02971/2013 REG.PROV.COLL.

N. 06966/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6966 del 2002, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), domiciliata, ex art. 25 c.p.a., in Napoli, presso la Segreteria del T.A.R.;

contro

Il Comune di Ischia, in persona del sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), domiciliato, ex art. 25 c.p.a., in Napoli, presso la Segreteria del T.A.R.;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione n. 98 del 4.4.2002

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Ischia;

Viste le memorie difensive;

Visti t…

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