L'inesatta indicazione della data di comparizione per il dibattimento nel decreto di citazione a giudizio integra una nullità assoluta, in quanto impedisce l'intervento dell'imputato e l'esercizio del diritto di difesa, equivalendo a omessa citazione. Pertanto, la trattazione della causa in un giorno diverso da quello fissato per la comparizione nel decreto di citazione, che costituisce l'unico documento che fa fede, determina la nullità del procedimento, in applicazione degli articoli 601, commi 3 e 6, 429, comma 1, lettera f), 178, comma 1, lettera f) e 179, comma 1, del codice di procedura penale. Tale principio di diritto, affermato dalla giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione, mira a garantire il pieno esercizio del diritto di difesa dell'imputato, il quale deve essere messo nelle condizioni di partecipare al processo nel giorno stabilito nel decreto di citazione, unico atto che fa fede della data di comparizione. L'inosservanza di tale regola comporta l'annullamento della sentenza con rinvio ad altro giudice, al fine di assicurare il rispetto delle garanzie processuali e il corretto svolgimento del contraddittorio.