Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 1007 del 2018

ECLI:IT:TARPIE:2018:1007SENT

Massima

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Il difetto di interesse sopravvenuto nel corso del giudizio amministrativo determina l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di lite tra le parti. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a ottenere una pronuncia sul merito della controversia, per fatti o circostanze sopravvenuti, comporta la declaratoria di improcedibilità del ricorso, senza alcuna pronuncia sul merito, e la compensazione delle spese di giudizio tra le parti. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce su questioni prive di utilità pratica per il ricorrente. La massima giuridica che può essere tratta dalla sentenza è pertanto la seguente: Il sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente nel corso del giudizio amministrativo determina l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di lite tra le parti, in quanto il venir meno dell'utilità pratica della pronuncia giurisdizionale rende la controversia priva di oggetto, imponendo al giudice di astenersi dal pronunciarsi sul merito e di regolare le spese di giudizio in modo da non aggravare ulteriormente la posizione della parte che ha perso il proprio interesse originario. Tale principio si fonda sulla necessità di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce su questioni ormai prive di rilevanza per il ricorrente, e di contenere i costi del processo amministrativo, imponendo la compensazione delle spese laddove il giudizio si concluda senza una pronuncia sul merito per fatti o circostanze sopravvenuti che hanno determinato il venir meno dell'interesse del ricorrente. Il giudice amministrativo, in tali ipotesi, deve limitarsi a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito della controversia, al fine di assicurare l'economia processuale e l'utilità pratica della decisione giurisdizionale.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/09/2018

N. 01007/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00290/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 290 del 2013, proposto da
Comune di Ala di Stura, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Torino, ((omissis)), 21;

contro

Regione Piemonte, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Torino, corso ((omissis)), 174;
Comunità Montana del Pinerolese non costituita in giudizio;

per l'annullamento

della nota della Regione Piemonte, prot. 4136 del 16.1.2013…

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