Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 48967 del 21 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:48967PEN

Massima

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La partecipazione dell'imputato all'associazione finalizzata al traffico di stupefacenti può essere desunta anche dalla commissione di singoli episodi criminosi, purché tali condotte, per le loro connotazioni, siano in grado di attestare, al di là di ogni ragionevole dubbio e secondo massime di comune esperienza, un ruolo specifico della persona, funzionale all'associazione e alle sue dinamiche operative e di crescita criminale, e le stesse siano espressione non occasionale dell'adesione al sodalizio criminoso e alle sue sorti, con l'immanente coscienza e volontà dell'autore di farne parte e di contribuire al suo illecito sviluppo. Pertanto, anche un singolo episodio di cessione di stupefacenti è compatibile con l'organizzazione di cui l'imputato si è servito, essendo sufficiente la consapevolezza dell'imputato di essersi inserito nell'appartenenza all'associazione per la realizzazione dell'attività illecita. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, deve dare adeguatamente conto delle ragioni che l'hanno indotto ad affermare la gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato, controllando la congruenza della motivazione riguardante la valutazione degli elementi indizianti rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Vi. Fr. nato a (OMESSO);

avverso ordinanza del Tribunale della Liberta' di Catania resa in data 21 maggio 2009;

visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita in camera di consiglio la relazione fatta dal Consigliere Dott. Anna Maria Fazio;

Udita la requisitoria del Procuratore Generale in persona del sostituto Vito D'Ambrosio che ha concluso per la declaratoria di rigetto.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

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