Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 48459 del 30 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:48459PEN

Massima

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La confisca di beni intestati a terzi, ritenuti collegati a soggetti condannati per reati di criminalità organizzata, è legittima qualora risulti provata la fittizia intestazione degli stessi e l'incapacità reddituale dei titolari formali per consentirne l'acquisto, in applicazione della normativa antimafia. In tali casi, la Corte di merito è tenuta a illustrare dettagliatamente le ragioni di fatto e di diritto che giustificano la perdurante sussistenza dei presupposti legittimanti il provvedimento ablativo, non essendo sufficiente il mero richiamo normativo. L'impugnazione avverso il decreto di confisca è ammessa solo per violazione di legge, con esclusione del vizio di motivazione, che non rientra tra i motivi di ricorso in tale materia. La declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta la condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CI. RO. N. IL (OMESSO);

2) TE. GR. N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 14/02/2008 CORTE APPELLO di BARI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERPICO FRANCESCO;

lette le conclusioni del p.g. in sede intese alla dichiarazione di inammissibilita' dei ricorsi.

OSSERVA

Avverso il provvedimento della Corte di Appello di Bari in data 14-02-08 con il quale veniva rigettata l&…

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