Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45073 del 30 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:45073PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il concorso nel reato di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio sussiste quando l'agente, pur non essendo il diretto detentore della droga, fornisce un apprezzabile contributo materiale e morale alla realizzazione dell'illecito, come nel caso di chi accompagna il pusher all'appuntamento per la cessione a terzi e, nell'imminenza di un controllo, accetta di occultare sulla propria persona gli involucri contenenti la sostanza destinata allo spaccio, al fine di sottrarla al sequestro. In tali ipotesi, non è configurabile una mera connivenza non punibile, ma un concorso nel reato, in quanto l'agente non si limita a tollerare passivamente la detenzione altrui, ma partecipa attivamente alla condotta criminosa, fornendo i mezzi per la protrazione dell'illecito e aiutando il detentore a sottrarsi agli accertamenti dell'autorità. Inoltre, il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato sulla base di elementi quali la mite entità della pena irrogata, l'incensuratezza dell'imputato e l'assorbimento degli ulteriori elementi valutabili ai fini dell'applicazione di tali circostanze nelle attenuanti specifiche previste dalla normativa in materia di stupefacenti. Infine, la pena inflitta, pur a seguito delle riduzioni previste dalla legge, può ritenersi congrua e non sproporzionata rispetto alla concreta gravità della condotta, senza che la sopravvenuta modifica del trattamento sanzionatorio, più favorevole per il reo, determini automaticamente l'illegittimità della sanzione applicata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. LEO Gugliel - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1599/2012 CORTE APPELLO di ANCONA, del 10/01/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/09/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRA BASSI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.

<…
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.