Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, nell'esercizio della propria giurisdizione, ha stabilito che la decadenza delle previsioni operative di uno strumento urbanistico può essere impedita solo mediante l'approvazione di uno strumento urbanistico attuativo entro il termine quinquennale previsto dalla legge regionale, non essendo sufficiente la stipula di un accordo integrativo dell'accordo di pianificazione. Inoltre, ha affermato che i Comuni, nel localizzare nuove grandi strutture di vendita, devono rispettare i criteri e le condizioni fissati dalla pianificazione provinciale, i quali non si pongono in contrasto con la normativa regionale in materia di commercio, in quanto danno attuazione agli indirizzi regionali senza introdurre limitazioni ulteriori. Tuttavia, il Tribunale ha rilevato che l'esercizio del potere di annullamento d'ufficio di tali atti di pianificazione deve essere adeguatamente motivato, con specifica considerazione degli affidamenti ingenerati nei privati e del bilanciamento tra l'interesse pubblico e quello privato, non essendo sufficiente il mero richiamo al ripristino della legalità.