Cassazione penale Sez. II sentenza n. 954 del 13 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:954PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione della sentenza impugnata, non può sostituire la propria ricostruzione dei fatti a quella operata dal giudice di merito, purché questa sia logica, coerente e scevra da vizi logici o contraddizioni manifeste. Il sindacato di legittimità sulla motivazione si limita a verificare se il giudice di merito abbia esaminato tutti gli elementi a sua disposizione, abbia dato adeguata risposta alle deduzioni delle parti e abbia applicato correttamente le regole della logica e i criteri legali di valutazione delle prove, senza poter entrare nel merito degli apprezzamenti riservati al giudice di fatto. Pertanto, la mera prospettazione di una diversa ricostruzione dei fatti, pur logicamente sostenibile, non è sufficiente a integrare il vizio di motivazione, essendo necessario dimostrare l'irragionevolezza o l'illogicità manifesta dell'apparato argomentativo adottato dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 390/2012 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 04/03/2013;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/12/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. TUTINELLI VINCENZO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza 4 marzo 2013, la Corte di Appello di Cagliari ha confermato la condanna d…

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