Il permesso di soggiorno per attesa occupazione non può essere negato allo straniero che abbia regolarmente lavorato nel corso dell'anno precedente, anche se successivamente rimasto disoccupato, purché non sia ancora trascorso il periodo annuale di disoccupazione concesso dalla legge per la ricerca di una nuova occupazione. L'amministrazione è tenuta a rivalutare l'istanza di rinnovo del permesso di soggiorno alla luce della documentazione comprovante il precedente rapporto di lavoro, senza poter fare affidamento su erronee attestazioni di disoccupazione che non tengano conto dell'effettiva situazione lavorativa dell'interessato. Il principio di diritto è che il permesso di soggiorno per attesa occupazione deve essere rinnovato quando lo straniero abbia perso il lavoro da meno di un anno e dimostri di aver svolto una precedente attività lavorativa regolare, anche se di breve durata, essendo tale requisito sufficiente per il mantenimento del titolo di soggiorno in attesa di una nuova occupazione, senza che l'amministrazione possa negare il rinnovo sulla base di erronee valutazioni istruttorie o di motivazioni incongruenti con la documentazione prodotta dall'interessato.