Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12422 del 15 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:12422PEN

Massima

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Il giudice del riesame, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, è tenuto a fornire un'adeguata e autonoma motivazione, non potendosi limitare a richiamare genericamente gli atti di indagine o a riprodurre in modo confuso e privo di logica gli elementi probatori. La motivazione deve essere chiara, specifica e puntuale nel ricostruire il quadro indiziario a carico dell'indagato in relazione ai singoli capi di imputazione contestati, nonché nel giustificare le esigenze cautelari, senza omettere l'esame critico dei requisiti normativi previsti per l'adozione della misura coercitiva. In mancanza di tale motivazione autonoma e analitica, l'ordinanza del tribunale del riesame è affetta da vizio di legittimità e deve essere annullata con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza in data 03/08/2010 del Tribunale di Catanzaro in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, l'ordinanza e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS) del foro di Paola, che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricors…

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