Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il provvedimento amministrativo, anche se adottato all'esito di una conferenza di servizi, deve essere preceduto da un'adeguata istruttoria che consenta di valutare compiutamente tutti gli interessi pubblici e privati coinvolti, nel rispetto dei principi di imparzialità, buon andamento e trasparenza dell'azione amministrativa. L'omissione o la carenza di tale istruttoria, nonché la mancata considerazione di pareri e osservazioni espressi dagli enti e soggetti interessati, determinano l'illegittimità del provvedimento per violazione di legge ed eccesso di potere. L'amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente le proprie determinazioni, dando conto delle ragioni che hanno condotto all'adozione del provvedimento finale, in particolare laddove esso si discosti dalle valutazioni espresse dagli altri soggetti coinvolti nel procedimento. Il principio di leale collaborazione tra le pubbliche amministrazioni impone inoltre all'amministrazione procedente di tenere in debito conto le posizioni manifestate dagli enti territoriali e dagli altri soggetti pubblici competenti per materia, al fine di addivenire ad una decisione ponderata e condivisa, nel rispetto delle rispettive sfere di attribuzione. La mancata considerazione di tali posizioni, in assenza di adeguata motivazione, determina l'illegittimità del provvedimento finale.