Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9879 del 11 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:9879PEN

Massima

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Il concorso anomalo nel reato, ai sensi dell'art. 116 c.p., sussiste quando l'agente aderisce ad un reato concorsualmente voluto, ma un altro compartecipe realizza un reato diverso e più grave, purché tale reato ulteriore sia prevedibile come logico sviluppo di quello inizialmente concordato, senza che l'agente lo abbia effettivamente voluto o ne abbia accettato il rischio. La responsabilità concorsuale resta esclusa solo se il reato ulteriore si riveli un evento assolutamente imprevedibile per la sua eccezionalità rispetto alle circostanze che ne hanno determinato la commissione da parte del correo. Ai fini della determinazione della pena, il giudice deve valutare globalmente i criteri di cui all'art. 133 c.p., senza necessità di un'analitica enunciazione di tutti gli elementi presi in considerazione, purché espliciti quelli risultati determinanti per la soluzione adottata, come la gravità del reato e la personalità dell'imputato, anche in relazione alle finalità rieducative della pena di cui all'art. 27 Cost.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TA. AH. - ALIAS CH. EB. , N. IL (OMESSO);

2) DI. TE. DA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 26/2009 CORTE ASSISE APPELLO di BOLOGNA, del 13/01/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/11/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ADRIANA CARTA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

Udito il difensore avv. ((omissis)) per Ta. Ah…

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