Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35281 del 21 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:35281PEN

Massima

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Il vincolo associativo mafioso non può essere desunto dalla mera partecipazione a cerimonie religiose o incontri conviviali con soggetti appartenenti all'associazione, in assenza di altri elementi indiziari che dimostrino in modo univoco e concreto la stabile appartenenza dell'imputato all'organizzazione criminale. La giurisprudenza della Corte di Cassazione ha infatti chiarito che tali occasionali o sporadici contatti possono al più configurare motivi di sospetto, sufficienti per indirizzare le indagini, ma non possono essere valorizzati come prove indirette o logiche della partecipazione all'associazione mafiosa, in assenza di ulteriori elementi probatori che ne dimostrino la costante permanenza del vincolo associativo, come ad esempio i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di "osservazione" e "prova", l'affiliazione rituale, l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici e significativi "facta concludentia". Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di associazione mafiosa di cui all'art. 416-bis c.p., la mera presenza dell'imputato in cerimonie religiose o incontri conviviali con soggetti appartenenti all'associazione non è sufficiente, in assenza di ulteriori elementi probatori che dimostrino in modo univoco e concreto la sua stabile appartenenza all'organizzazione criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. LIGNOLA F. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 2203/2012 TRIB. LIBERTA' di TORINO, del 09/11/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERDINANDO LIGNOLA;

Il Procuratore generale della Corte di Cassazione, Dr. ((omissis)), ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza 9 novembre 2012, il Tribunale di Torino ha rigettato la richiesta di riesame e ha confermato l'ordinanza 10 ottobre 2012 del Gip del m…

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