Il delitto di calunnia è configurabile quando l'autore, nella consapevolezza dell'innocenza della persona denunciata, prospetta alla competente autorità giudiziaria l'attribuzione di un fatto costituente reato, al fine di esporre tale persona al rischio di apertura di un procedimento penale, in assenza di elementi oggettivi e seri tali da ingenerare un ragionevole convincimento circa la fondatezza della denuncia. In tal caso, il delitto di diffamazione risulta assorbito nel più grave reato di calunnia, non essendo configurabile il concorso tra i due reati, in quanto la denuncia della commissione di un reato nella consapevolezza dell'innocenza dell'incolpato, necessariamente consistente nell'attribuzione di un fatto disonorevole, determina l'assorbimento del meno grave reato di diffamazione. Pertanto, la condanna per il solo reato di calunnia, con l'eliminazione della pena applicata a titolo di aumento ex art. 81 c.p. per il concorso con il reato di diffamazione, risulta conforme ai principi giurisprudenziali in materia.