Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1643 del 17 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:1643PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il divieto di avvicinamento alla persona offesa può essere legittimamente applicato quando sussistono gravi indizi di condotte di maltrattamento e atti persecutori, anche successivi alla cessazione della relazione sentimentale, caratterizzate da reiterate minacce, denigrazioni e molestie, poste in essere anche attraverso l'utilizzo di mezzi di comunicazione social e l'installazione di virus informatici, tali da ingenerare nella vittima un perdurante stato di ansia e paura per la propria incolumità, anche in presenza di figli minori. In tali casi, la credibilità intrinseca delle dichiarazioni della persona offesa, ampiamente riscontrate da elementi esterni come testimonianze e comunicazioni intercorse con l'indagato, costituisce un fondamentale parametro di valutazione ai fini della sussistenza del fumus commissi delicti, senza che assuma rilievo decisivo l'eventuale parziale inattendibilità della stessa in relazione a profili marginali dell'imputazione. Inoltre, la generica prospettazione di elementi di segno contrario da parte della difesa non è idonea a inficiare la complessiva tenuta logico-giuridica della motivazione, la quale deve ritenersi immune da vizi deducibili in sede di legittimità, atteso che la rivisitazione nel merito di valutazioni già compiute in sede di riesame cautelare esorbita dai limiti del sindacato di questa Corte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CAPOZZI Angela - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetan - rel. Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 14/07/2022 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, la ordinanza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione del Consigliere, Dott. ((omissis));
lette le conclusioni del P.M., in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 14 luglio 2022 il Tribunale di Catanzaro ha parzialmente accolto l…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.