Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22825 del 30 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:22825PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza di un ricorso avverso un provvedimento cautelare, deve verificare la logicità e la coerenza della motivazione del provvedimento impugnato, senza poter sindacare nel merito le valutazioni compiute dal giudice di merito in ordine alla gravità indiziaria e alla sussistenza delle esigenze cautelari. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo che il provvedimento impugnato risulti affetto da vizi logici o contraddittori, tali da renderlo privo di una motivazione adeguata e immune da vizi. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso un provvedimento cautelare è inammissibile quando si limita a evidenziare circostanze nuove, senza spiegare la loro effettiva incidenza sull'insieme del materiale indiziario già valutato dai giudici di merito, i quali abbiano motivato in modo logico e coerente la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, anche sulla base delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia. In tali casi, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, essendo precluso il riesame del merito della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 4866/2015 emessa dal Tribunale del Riesame di Napoli il 5/2/2016;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'Avvocato (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.…

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