Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1268 del 2021

ECLI:IT:TARMI:2021:1268SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria funzione di sindacato sulla legittimità degli atti di pianificazione urbanistica, afferma che: 1. La reiterazione di un vincolo urbanistico di destinazione a viabilità pubblica su una porzione di proprietà privata costituisce un vincolo di natura espropriativa, il quale deve essere adeguatamente motivato in ordine alla persistenza delle ragioni di pubblico interesse che ne giustificano la reiterazione, in conformità all'art. 9, comma 4, del d.P.R. n. 327/2001. L'omessa o insufficiente motivazione su tale aspetto determina l'illegittimità della relativa previsione urbanistica. 2. Le scelte di pianificazione urbanistica, nell'ambito del sindacato di legittimità del giudice amministrativo, sono censurabili per violazione di legge, manifesta illogicità o irragionevolezza, ovvero laddove risultino confliggenti con particolari situazioni che abbiano ingenerato affidamenti e aspettative qualificate. Pertanto, la previsione di assoggettare determinati interventi edilizi alla preventiva redazione di un piano attuativo o a un permesso di costruire convenzionato, sulla base di parametri dimensionali, non risulta affetta da profili di illogicità manifesta o irragionevolezza. 3. L'inclusione di un'area in una determinata destinazione urbanistica costituisce una scelta di merito rimessa all'amministrazione comunale, insindacabile ove non affetta da illogicità manifesta o evidente travisamento dei presupposti. Pertanto, l'inserimento di un'area in ambito destinato a servizi, in luogo della precedente classificazione produttiva, non risulta irragionevole ove funzionale a uno sviluppo sostenibile del territorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/05/2021

N. 01268/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00046/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 46 del 2014, proposto da
MOBA s.r.l. (ora DRS s.r.l.), in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato Ruggero Tumbiolo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio Mirco Rizzoglio in Milano, via Nino Bixio n. 14;

contro

Comune di Montorfano, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Maria Cristina Colombo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio M. Cristina Colombo in Milano, via Duri…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.