La concessione demaniale marittima per attività industriali, quale il mantenimento di un cantiere navale, non è soggetta alla proroga automatica prevista per le concessioni a finalità turistico-ricreative, ma può essere legittimamente revocata dall'amministrazione competente qualora il concessionario abbia gravemente e ingiustificatamente trascurato e abbandonato i beni oggetto della concessione, venendo meno ai propri obblighi di cura e manutenzione, senza che ciò possa essere ricondotto a cause di forza maggiore. In tali casi, l'amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente il provvedimento di revoca, anche attraverso l'acquisizione di elementi probatori come la documentazione fotografica, senza che ciò integri un difetto di motivazione. Il mancato rispetto del termine di dieci giorni previsto dalla legge per la presentazione di memorie a seguito del preavviso di rigetto non determina l'illegittimità del provvedimento finale, qualora il concessionario abbia comunque avuto la possibilità di interloquire nel procedimento. Pertanto, il provvedimento di revoca di una concessione demaniale marittima per attività industriali, adottato a causa dell'accertato stato di abbandono e inutilizzo dei beni da parte del concessionario, è legittimo e non viziato da eccesso di potere, difetto di motivazione o violazione di legge.