Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24813 del 8 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24813PEN

Massima

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Il falso ideologico in atto pubblico mediante induzione in errore del pubblico ufficiale si configura quando il paziente rende al medico del pronto soccorso false dichiarazioni circa l'origine causale delle lesioni da lui lamentate e sottoposte all'esame dei sanitari, inducendo il medico a redigere un referto medico contenente attestazioni non veritiere. Ciò in quanto le dichiarazioni del paziente, anche se relative alla fase anamnestica, sono funzionali all'espletamento da parte del medico degli accertamenti diagnostici, della formulazione della diagnosi e della prescrizione della terapia, costituendo parte integrante dell'attività certificativa del pubblico ufficiale. Pertanto, la falsa dichiarazione del paziente circa l'origine causale delle lesioni rientra nel contributo informativo da lui apportato, essendo rilevante ai fini dell'accertamento delle lesioni, della determinazione della loro natura e tipologia e della selezione delle cure appropriate. Ne consegue che il medico, inducendosi in errore sulle circostanze fattuali riferite dal paziente, redige un referto medico contenente attestazioni non veritiere, integrando il delitto di falso ideologico in atto pubblico di cui agli artt. 48 e 479 c.p. Diversamente, qualora il paziente si limiti a indicare una falsa origine causale delle lesioni, senza simulare i sintomi o mentire in ordine al processo morboso in atto, potrebbe configurarsi il meno grave reato di falso materiale di cui all'art. 483 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/02/2022 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Grazia Rosa Anna Miccoli;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Perla Lori, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
lette le note conclusive a firma del difensore della parte civile, avv. (OMISSIS), che ha chie…

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