Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24995 del 30 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:24995PEN

Massima

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Il possesso di beni di provenienza delittuosa, in assenza di una plausibile spiegazione alternativa da parte dell'imputato, integra il reato di ricettazione, anche in mancanza di una chiamata in correità da parte di chi ha commesso il reato presupposto. Infatti, il mancato fornire una giustificazione attendibile circa l'origine della disponibilità della refurtiva, unitamente a elementi probatori indicativi della presenza dell'imputato nel luogo di ritrovamento dei beni, è sufficiente per affermare la sua responsabilità penale per il reato di ricettazione, senza che sia necessaria una confessione o una denuncia da parte del reo principale. Il giudice può desumere l'elemento soggettivo del reato di ricettazione dalla condotta complessiva dell'imputato, come il tentativo di disfarsi frettolosamente dei beni illecitamente detenuti al momento dell'intervento delle forze dell'ordine. Pertanto, la mera negazione degli addebiti da parte dell'imputato, in assenza di una plausibile spiegazione alternativa, non è sufficiente a escludere la sua responsabilità per il reato di ricettazione, potendo il giudice ricostruire l'elemento psicologico sulla base di tutti gli elementi di fatto emersi nel processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittor - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 20/05/2019 dalla Corte d'Appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le conclusioni scritte del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ZACCO Franca, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'Appello di Milano, con senten…

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