Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22711 del 30 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:22711PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso si configura quando l'indagato, pur non essendo l'autore materiale della richiesta estorsiva, ne sia consapevole e si faccia portavoce presso la vittima delle pretese del clan mafioso, al fine di agevolare l'attività dell'associazione criminale. Ciò anche in assenza di una diretta partecipazione all'azione delittuosa, essendo sufficiente la consapevolezza della violenza e della minaccia esercitate sulla persona offesa per conseguire il denaro illecitamente preteso. La finalità di agevolare l'associazione mafiosa può ritenersi provata dalla manifesta appartenenza dell'indagato al sodalizio criminale, desumibile da elementi indiziari quali il rinvenimento di una lettera del capo dell'organizzazione a lui indirizzata. In tali casi, sussistono le esigenze cautelari di cui all'art. 274, lett. c) c.p.p., in ragione della presunzione di legge di cui all'art. 275, comma 3 c.p.p. per il reato di cui all'art. 416-bis c.p., salvo che non emergano elementi idonei a far ritenere l'insussistenza delle esigenze cautelari stesse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. LANZA Luigi - rel. Consigliere

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il giorno (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 26 novembre 2013 del Tribunale del riesame di Lecce;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

Sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso, nonche' il difensore del ricorrente avv.ssa (OMISSIS) che ha chiesto…

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