Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34356 del 6 agosto 2015

ECLI:IT:CASS:2015:34356PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza di un ricorso avverso una sentenza di condanna per lesioni personali, ritiene che la ricostruzione dei fatti operata dai giudici di merito, fondata sull'esame delle risultanze istruttorie, debba essere ritenuta coerente e logicamente motivata, non potendo essere superata da mere critiche generiche e prive di specifici riscontri probatori. In particolare, la valutazione della credibilità delle dichiarazioni testimoniali e della attendibilità della documentazione medica rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il cui apprezzamento non può essere sindacato in sede di legittimità se sorretto da adeguata motivazione. Pertanto, il ricorso per cassazione fondato su vizi di motivazione è dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, ove il giudice di legittimità ritenga che le censure proposte non siano idonee a infrangere la linearità e la coerenza argomentativa della decisione impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo - Presidente

Dott. BEVERE Anton - rel. Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4945/2013 CORTE APPELLO di PALERMO, del 07/03/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/04/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza 7.3.2014, la corte di appello di Palermo ha confermato la sentenza 27.…

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