Cassazione penale Sez. III sentenza n. 14965 del 11 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:14965PEN

Massima

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La mancata notifica dell'avviso di udienza di appello al difensore di fiducia dell'imputato, regolarmente nominato, determina la nullità della sentenza di secondo grado, in quanto viola il diritto di difesa dell'imputato, principio fondamentale del giusto processo. Il giudice di legittimità, accertata tale nullità, deve annullare la sentenza senza rinvio e disporre la trasmissione degli atti al giudice di appello affinché provveda alla notifica alle parti e al rinnovo del giudizio, garantendo il pieno esercizio del diritto di difesa. Il rispetto del diritto di difesa, quale corollario del principio del giusto processo, impone che l'imputato sia posto nelle condizioni di partecipare effettivamente al procedimento a suo carico, attraverso la regolare convocazione del suo difensore di fiducia, senza che possano essere adottate decisioni in sua assenza. La nullità derivante dalla mancata notifica dell'avviso di udienza al difensore dell'imputato è, pertanto, una nullità di ordine generale, che incide sulla validità dell'intero procedimento e deve essere rilevata d'ufficio dal giudice, a tutela delle garanzie difensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. MAGRO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/12/2020 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SOCCI ((omissis))EO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore SECCIA DOMENICO che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio.
Ricorso definito Decreto Legge n. 137 del 2020, ex articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza della Corte di a…

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