Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 26722 del 23 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:26722CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso: L'esercente di un'attività pericolosa, ai sensi dell'art. 2050 c.c., ha l'onere di provare di aver adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno, in quanto grava su di lui una presunzione di responsabilità per i danni cagionati nello svolgimento di tale attività. Tale presunzione di responsabilità può essere superata solo dimostrando di aver posto in essere tutte le cautele necessarie per prevenire il verificarsi dell'evento dannoso. L'omissione di tale prova da parte dell'esercente comporta la sua responsabilità per i danni subiti dal danneggiato. Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità dell'esercente, deve verificare se questi abbia assolto tale onere probatorio, senza poter prescindere dall'applicazione della presunzione di cui all'art. 2050 c.c. La mancata applicazione di tale principio integra un vizio di violazione di legge censurabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FRASCA Raffaele - Presidente

Dott. OLIVIERI Stefano - Consigliere

Dott. FIECCONI Francesca - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

Dott. MOSCARINI Anna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 7608/2016 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentata e difesa dall'avvocato (OMISSIS) difensore di se' medesima;
- ricorrente -
contro
(OMISSIS) SPA, (OMISSIS) in persona del suo procuratore Avv. MARCO MAMMOLITI, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentata e difesa dall'avvocato (OMISSIS) giusta procura speciale in calce al controricorso;
- controric…

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