Cassazione penale Sez. III sentenza n. 19310 del 17 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:19310PEN

Massima

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Il trattamento abusivo e non autorizzato di dati personali altrui, anche se limitato all'interno di un sistema informatico, integra il reato di cui all'art. 167 del d.lgs. n. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali), in quanto la nozione di "trattamento" assorbe in sé quella di "diffusione" e "comunicazione" previste dalla precedente normativa (l. n. 675/1996, art. 35). L'elemento soggettivo del reato sussiste anche quando l'agente abbia utilizzato i dati personali altrui in modo preordinato e intenzionale, senza il consenso degli interessati, al fine di trarne un vantaggio personale o per terzi, a prescindere dall'effettiva diffusione esterna dei dati. La disciplina introdotta dal d.lgs. n. 196/2003 si pone in continuità normativa con la precedente normativa, in quanto la tutela dei dati personali da utilizzi impropri e non autorizzati dal titolare dei dati medesimi costituisce un principio fondamentale, in attuazione della direttiva 95/46/CE. Pertanto, il reato di cui all'art. 167 del d.lgs. n. 196/2003 può essere integrato anche da condotte tenute anteriormente all'entrata in vigore della nuova disciplina, qualora ricorrano gli elementi costitutivi del reato, senza che rilevi la mancanza di un obbligo di notificazione del trattamento in capo all'agente. Inoltre, l'utilizzo abusivo e reiterato dei dati personali altrui, anche se limitato all'interno di un sistema informatico, è idoneo a cagionare un pregiudizio ai titolari dei dati, a prescindere dall'effettiva diffusione esterna degli stessi, e integra il reato di cui all'art. 167 del d.lgs. n. 196/2003, senza che possa trovare applicazione l'orientamento giurisprudenziale relativo all'utilizzo occasionale dei dati personali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - est. Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

FO. Et. , nato a (OMESSO);

Avverso la sentenza emessa in data 18 Marzo 2010 dalla Corte di Appello di Caltanissetta, che ha confermato la sentenza con la quale il Tribunale di Nicosia in data 29 Aprile 2008 che, previa concessione delle circostanze attenuanti generiche con giudizi di equivalenza sulle aggravanti, lo ha condannato alla pena di un anno e due mesi di reclusione, nonche' al risarcimento dei danni in favore della parte civile, perche' colpevole del r…

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