Cassazione penale Sez. III sentenza n. 48466 del 9 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:48466PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di misure cautelari personali ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p., deve essere valutato dal giudice sulla base di elementi concreti e attuali, desunti dalle specifiche modalità e circostanze del fatto, nonché dalla personalità dell'imputato, senza poter desumere tale pericolo esclusivamente dalla gravità del titolo di reato contestato. Il giudice è tenuto a motivare in modo analitico e logico sulla sussistenza di tali requisiti, non essendo più sufficiente il mero riferimento alla "concretezza" del pericolo, ma dovendosi altresì accertare la sua "attualità", ovvero la probabilità che il soggetto possa commettere nuovi reati in un futuro prossimo, in ragione di specifiche occasioni favorevoli. Inoltre, il giudice deve valutare l'adeguatezza e l'efficacia cautelare delle misure richieste, anche in relazione a eventuali misure alternative proposte dalla difesa, motivando in modo puntuale le ragioni per le quali tali misure non siano ritenute idonee a soddisfare le esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FRANCO Amedeo - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza pronunciata dal Tribunale del riesame di Potenza in data 31/7/2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere Enrico Mengoni;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale DI NARDO Marilia, che ha chiesto dichiarare inammissibile il ricorso;
sentite le conclusioni del difensore del ricorrente, Avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'Avv.…

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