Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33273 del 28 luglio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:33273PEN

Massima

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La pubblicazione non autorizzata di un video intimo, anche se precedentemente ricevuto da un terzo, integra il reato di diffamazione, essendo sufficiente a provare la riconducibilità della condotta all'imputato la sua confessione resa in un video acquisito agli atti, il quale costituisce documento utilizzabile ai sensi dell'art. 192, comma 1, c.p.p. La gravità delle conseguenze dannose per la reputazione personale e familiare delle vittime, nonché per l'ente lavorativo di una di esse, giustifica il diniego delle attenuanti generiche e l'entità della pena irrogata, la quale, se non eccessivamente distante dai minimi edittali, è adeguatamente motivata dal riferimento alla gravità del reato e alla personalità dell'imputato. Inoltre, la diffusività del mezzo utilizzato per la pubblicazione, dimostrata dalla successiva condivisione del post, fonda la responsabilità dell'imputato per l'intero danno non patrimoniale subito dalle parti civili, la cui liquidazione, essendo affidata a valutazioni equitative del giudice di merito, è incensurabile in sede di legittimità se sorretta da congrue ragioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20 luglio 2022 della Corte d'appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. MICHELE CUOCO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dr. VENEGONI ANDREA, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' o, in subordine, rigettarsi il ricorso;
letta la memoria depositata il 23 maggio 2023, dall'avv. (OMISSIS),…

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