Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5916 del 15 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:5916PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando vi sia la reiterazione di minacce e molestie, anche non gravi, che determinino un perdurante e grave stato di ansia o di paura nella vittima, con modificazione delle sue abitudini di vita, a prescindere dal movente della condotta e dalla successiva riappacificazione tra le parti. L'elemento essenziale è l'identificabilità di una condotta unitaria, causalmente orientata alla produzione dell'evento, senza che sia necessario un atteggiamento predatorio nei confronti della vittima. I giudici di merito, nel valutare la sussistenza del reato, devono accertare la reiterazione delle condotte e il loro effettivo inserimento nella sequenza causale che porta alla determinazione dell'evento, anche se questo può manifestarsi solo a seguito della consumazione dell'ennesimo atto persecutorio. Sono irrilevanti i motivi che hanno scatenato la condotta dell'imputato e la successiva riappacificazione, in quanto elementi esterni alla fattispecie criminosa, pur potendo essere adeguatamente valorizzati ai fini del trattamento sanzionatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. MOROSINI E.M. - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/12/2019 della CORTE di APPELLO di TRENTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. GIORDANO Luigi, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso avverso il provvedimento impugnato, con le statuizioni consequenziali.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.