Consiglio di Stato sentenza n. 873 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:873SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha affermato il seguente principio di diritto: Nelle c.d. "zone bianche", ovvero aree prive di una destinazione urbanistica definita, l'Amministrazione comunale può legittimamente ritenere, nell'esercizio della propria discrezionalità, che la realizzazione di interventi edilizi di consistente impatto urbanistico-edilizio debba essere preceduta dall'approvazione di uno strumento urbanistico attuativo. Tale previsione, volta a garantire un ordinato sviluppo del territorio comunale, non contrasta con alcuna norma o prescrizione regolamentare e rientra pertanto nella sfera di discrezionalità dell'Amministrazione. Pertanto, l'annullamento di un permesso di costruire rilasciato in assenza del previo piano attuativo, disposto dall'Amministrazione comunale sulla base di una delibera consiliare che ha affermato tale principio, è legittimo e non viola il principio di tutela dell'affidamento del privato, specie quando l'intervento non ha ancora avuto inizio e sussistono altri impedimenti alla sua realizzazione, come vincoli paesaggistici o idrogeologici. In tali casi, l'Amministrazione non è tenuta a un analitico esame delle deduzioni del privato, essendo sufficiente una motivazione complessivamente logica e coerente con le proprie determinazioni.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/02/2017

N. 00873/2017REG.PROV.COLL.

N. 09010/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9010 del 2006, proposto dal ((omissis)) in proprio e nella qualità di procuratore speciale di Coppini M.G. e Lr Car.Mar. s.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) C.F. MLLTMS57C10B822M, ((omissis)) C.F. QNTPTR42M14G479F, con domicilio eletto presso Leonardo M. Millefiori in Roma, via Dessiè N.15,Int.12;

contro

Comune di Maglie, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)) C.F. NCRLCN62L01E815N, con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via L. Mantegazza 24;

per la riforma

della sentenza…

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