Consiglio di Stato sentenza n. 363 del 2010

ECLI:IT:CDS:2010:363SENT

Massima

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L'esercizio del potere di annullamento d'ufficio di un atto amministrativo, quale la concessione edilizia, presuppone una congrua e adeguata motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale che risulti prevalente rispetto all'interesse del privato al mantenimento degli effetti del provvedimento ampliativo della sua sfera giuridica. Tale valutazione comparativa degli interessi in gioco deve tenere conto anche del legittimo affidamento maturato dal destinatario dell'atto in relazione al tempo trascorso dal suo rilascio e dalla successiva esecuzione dei lavori, senza che l'amministrazione abbia tempestivamente esercitato poteri cautelari. L'abnorme ritardo nell'adozione del provvedimento di annullamento, in assenza di una particolare complessità istruttoria, rafforza il legittimo affidamento del privato, il cui sacrificio non può essere giustificato dalla mera affermazione della prevalenza dell'interesse pubblico, senza una puntuale e specifica motivazione circa la concreta incidenza negativa dell'intervento edilizio sull'assetto urbanistico e sulla funzionalità e vivibilità dell'insediamento, supportata da adeguati accertamenti istruttori. Pertanto, l'annullamento d'ufficio di un titolo edilizio legittimamente rilasciato, in assenza di tali presupposti motivazionali e istruttori, risulta illegittimo per violazione del principio di proporzionalità e di tutela dell'affidamento del privato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL CONSIGLIO DI STATO
IN SEDE GIURISDIZIONALE
SEZIONE QUARTA
ha pronunciato la presente
DECISIONE
Sul ricorso numero di registro generale 107 del 2009, proposto da:
Comune di Marino, rappresentato e difeso dall'avv. Gi.La., con domicilio eletto presso Gi.La., in Roma, via (...);
contro
Al.Im. S.r.l., costituitasi in giudizio, rappresentata e difesa dall'avv. Eu.Be., con domicilio eletto presso Ma.Fr.Cl., in Roma, via (...);
per la riforma della sentenza del TAR LAZIO - ROMA - Sezione II BIS n. 10669/2007, resa tra le parti, concernente ANNULLAMENTO CONCESSIONE EDILIZIA.
Visto il ricorso, con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'appellata;
Vista la memoria prodotta dall'appellante a sostegno delle sue domande;
Visti gli atti tutti della causa;
Data per letta, alla pubblica udienza del 17 novembre 2009, la relazione del Consigliere Sal…

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