Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8528 del 22 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:8528PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, afferma che: I gravi indizi di colpevolezza, ai sensi dell'art. 273 c.p.p., non devono dimostrare la responsabilità dell'indagato oltre ogni ragionevole dubbio, ma devono contenere in nuce gli elementi strutturali della corrispondente prova, consentendo di prevedere che, attraverso la futura acquisizione di ulteriori elementi, saranno idonei a dimostrare tale responsabilità, fondando così una qualificata probabilità di colpevolezza. Pertanto, il giudice può legittimamente ritenere sussistenti i gravi indizi di colpevolezza anche in presenza di versioni difensive dell'indagato che, pur non essendo palesemente contraddittorie o illogiche, risultano comunque deboli e non in grado di disarticolare il complessivo quadro indiziario, caratterizzato da elementi significativi e concordanti. Quanto alle esigenze cautelari, il pericolo di recidivanza può essere adeguatamente motivato sulla base di valutazioni sulla gravità oggettiva del fatto e sulla personalità dell'indagato, le quali concorrono a definire il requisito dell'attualità e concretezza del pericolo, senza che sia necessario un riferimento puntuale alla praticabilità di misure meno afflittive, come gli arresti domiciliari, ove tale opzione non risulti adeguatamente supportata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - rel. Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 31/08/2016 del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Laura Scalia;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Cardia Delia, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che si riporta ai motivi.
RITENUTO I…

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