Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 44349 del 29 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:44349PEN

Massima

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Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione spetta alla persona assolta con sentenza irrevocabile, salvo che non abbia dato o concorso a dare causa per dolo o colpa grave alla custodia cautelare. La dimostrazione della condotta dolosa o gravemente colposa del richiedente, che abbia avuto effettiva e concreta incidenza sull'adozione o sul mantenimento della misura cautelare, deve emergere inequivocabilmente dal provvedimento restrittivo o da quelli successivi di conferma, senza che sia sufficiente l'enunciazione di circostanze di fatto generiche. Il giudice dell'equo indennizzo deve pertanto sottoporre ad attento esame il provvedimento cautelare per verificare se esso sia stato adottato o confermato in considerazione di condotte riferibili al richiedente e giudicate gravemente colpose. Solo in tal caso il diritto alla riparazione può essere escluso, in quanto la sussistenza della colpa grave, quale presupposto dell'esclusione del diritto, deve desumersi in modo inequivocabile dagli atti processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARINI Lionello - Presidente

Dott. ZECCA Gaetanino - Consigliere

Dott. NOVARESE Francesco - Consigliere

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto dal difensore di:

AP. Si. , nato a (OMESSO) il (OMESSO); avverso l'ordinanza pronunciata in data 6 ottobre 2005 dalla Corte di appello di Napoli;

udita la relazione del Consigliere Dott. BRICCHETTI Renato;

lette le conclusioni del S. Procuratore Generale che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, la Corte di appello…

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