Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38675 del 3 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:38675PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato può essere configurato anche in presenza di una condotta non direttamente violenta o minacciosa, ma meramente di partecipazione attiva e consapevole ad una azione di gruppo caratterizzata da palese evidenza di aggressività e danneggiamenti, tale da contribuire a riscaldare gli animi di una folla già eccitata e a minare l'autorità degli ufficiali di polizia giudiziaria, anche in assenza di una volontà specifica di concorrere nei singoli reati commessi dagli altri partecipi, purché la condotta individuale sia comunque riconducibile ad un atteggiamento atto a favorire o agevolare l'azione criminosa collettiva. La responsabilità concorsuale può quindi sussistere anche in caso di autonome determinazioni dei singoli partecipi, senza necessità di una preventiva concertazione, quando il contributo individuale, seppur non direttamente violento o minaccioso, si inserisca in un contesto di palese evidenza di aggressività e danneggiamenti, concorrendo a determinare o aggravare la situazione di pericolo per l'ordine pubblico e l'incolumità dei pubblici ufficiali. In tali casi, la valutazione del danno risarcibile non deve essere limitata al solo danno morale, ma può estendersi anche al danno patrimoniale effettivamente cagionato, pur se ripartito tra i diversi concorrenti, in ragione della gravità complessiva della condotta collettiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1041/2008 CORTE APPELLO di PERUGIA, del 13/10/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/10/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. Libori per l'accoglimento del ricorso…

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