Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione a un'associazione criminale organizzata a carattere transnazionale finalizzata al sequestro di persona a scopo di estorsione, alla tratta di esseri umani e all'ingresso illegale di migranti nel territorio dello Stato, con il concorso di ulteriori gravi reati come la violenza sessuale, integra una fattispecie delittuosa di eccezionale gravità, che giustifica l'irrogazione di una pena detentiva particolarmente severa, anche in assenza di circostanze attenuanti, in ragione dell'elevato disvalore sociale della condotta e dell'intensità del dolo manifestato dall'agente. Il riconoscimento dell'attenuante speciale prevista dall'art. 600-septies c.p., comma 1, presuppone una collaborazione effettiva e concreta dell'imputato con l'autorità giudiziaria, tale da consentire l'identificazione degli altri concorrenti e la ricostruzione completa dei fatti, non essendo sufficiente una mera dissociazione o la fornitura di informazioni frammentarie. La valutazione in merito all'integrazione di tale circostanza attenuante rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione, se adeguata e logicamente coerente, non è sindacabile in sede di legittimità.