Consiglio di Stato sentenza n. 10863 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:10863SENT

Massima

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La normativa di cui all'art. 45, comma 3, del D.P.R. n. 495 del 1992, che prescrive le distanze minime tra gli accessi privati alle strade extraurbane secondarie, trova applicazione anche agli accessi esistenti che necessitano di regolarizzazione, in quanto risponde alla medesima logica securitaria dell'art. 22, comma 9, del Codice della Strada. L'Ente proprietario della strada può pertanto negare l'autorizzazione per la regolarizzazione di un accesso esistente qualora la distanza tra l'accesso e l'intersezione più vicina risulti inferiore al minimo di 100 metri previsto dalla norma, a prescindere dal fatto che la modifica della configurazione stradale (come la realizzazione di una rotatoria) non sia ancora stata materialmente eseguita, essendo sufficiente che essa sia stata programmata e progettata. Il diniego dell'autorizzazione in tali casi è legittimo in quanto volto a tutelare la sicurezza e la fluidità della circolazione stradale, senza che l'Amministrazione debba effettuare ulteriori valutazioni discrezionali oltre al mero riscontro del rispetto dei parametri normativi. L'onere dell'appellante di formulare specifiche censure alla motivazione della sentenza di primo grado, indicando le ragioni per cui le conclusioni del primo giudice non sono condivisibili, è principio inderogabile anche nel processo amministrativo di appello.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/12/2023

N. 10863/2023REG.PROV.COLL.

N. 04024/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4024 del 2019, proposto da
Francesco Sammarro, rappresentato e difeso dagli avvocati Valerio Zicaro, Aurelia Zicaro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Filippo Lattanzi in Roma, via G. P. Da Palestrina n.47;

contro

Anas Spa, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Prima) n. 01732/2018, resa tra le parti;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

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