Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 14863 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:14863SENT

Massima

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Il professionista che svolge attività di consulenza per la gestione e risoluzione di posizioni debitorie è tenuto a rispettare l'obbligo di chiarezza e completezza delle informazioni fornite ai consumatori nella propria attività di promozione e pubblicità dei servizi offerti, in modo da non falsarne le scelte. Pertanto, i messaggi pubblicitari diffusi dal professionista, anche se contenenti in parte informazioni veritiere, possono essere ritenuti potenzialmente idonei a indurre in errore i consumatori, qualora omettano di evidenziare adeguatamente i presupposti e le condizioni necessarie per ottenere i benefici pubblicizzati, come la cancellazione dei nominativi dalle banche dati dei cattivi pagatori o la riduzione dell'esposizione debitoria mediante sospensioni o saldi e stralci. Tale condotta, in considerazione della particolare asimmetria informativa che caratterizza il settore finanziario e della conseguente necessità di assicurare ai consumatori un'informazione chiara e completa, integra una pratica commerciale scorretta ai sensi degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, sanzionabile dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. La valutazione di scorrettezza della pratica prescinde dalla verifica dei suoi effetti concreti, in quanto l'illiceità può estrinsecarsi anche nella mera potenzialità lesiva per la libertà di autodeterminazione del consumatore. La sanzione irrogata dall'Autorità, se commisurata al giro d'affari del professionista e non al solo utile di impresa, deve ritenersi proporzionata alla natura e gravità dei fatti sanzionati.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/12/2019

N. 14863/2019 REG.PROV.COLL.

N. 14411/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 14411 del 2014, proposto da
Ufficio Emergenza Debiti s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il di lui studio in Roma, via Terenzio 10;

contro

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avvocatura dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del provvedimento n. 24989 emesso, dalla Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in data 14.06.2014 …

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