Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25925 del 3 luglio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:25925PEN

Massima

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Il dolo omicidiario può essere desunto dalla reiterazione dei colpi di arma da fuoco esplosi dall'imputato, tutti diretti verso aree vitali della vittima, nonché dall'omesso allontanamento dopo il primo sparo e dal malanimo nutrito nei confronti della vittima, rivelato dalla disponibilità di un'arma clandestina e pronta all'uso. Tali elementi, valutati complessivamente, sono idonei a superare il ragionevole dubbio sull'assenza di intento omicidiario, anche in assenza di un accertato movente specifico, ove la condotta dell'imputato sia stata connotata da uno stato di alterazione emotiva tale da indurlo a rivolgersi con aggressività nei confronti di coloro che individuava come suoi antagonisti, nonostante i pregressi rapporti amicali. La qualificazione giuridica del fatto come omicidio volontario non è inficiata dalla mancata prova di un diretto contatto fisico tra l'imputato e la vittima al momento dell'esplosione del colpo letale, né dalla possibilità che l'arma fosse in modalità di impiego "a singola azione", atteso che tali circostanze non elidono la valutazione complessiva degli elementi probatori, idonei a superare il ragionevole dubbio sull'elemento soggettivo del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. CURAMI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere - Relatore

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Bl.An. nato a T il (Omissis)
avverso la sentenza del 20/04/2023 della CORTE ASSISE APPELLO di TARANTO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELE CAPPUCCIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ASSUNTA COCOMELLO, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
udito il difensore, avvocato De., il quale ha concluso chiedendo l'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 20 aprile 2023, la Co…

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